Riflessi(oni)

                                                                Foto di Roberto Ornato

02/03/2023

Sto tornando a casa, ho accompagnato i miei mostrilli (ndr. mostrilli=allievi)  in gita a Milano. Abbiamo visitato il Planetario e il museo di storia naturale, abbiamo pranzato al sacco nel parco e abbiamo goduto anche di qualche flebile raggio di sole. Pur essendo io molto giovane, sia ben chiaro, credo che la "saggezza" ogni anno più accentuata (seeee)  venga compensata da un incremento di emotività. Io oggi mi sono commossa nel vedere un'orda di ragazzi preadolescenti composti e attenti, felici di stare insieme. 

03/03/2023

Sono le 6,48 e sono più stanca di quando sono andata a dormire. Alle 21, ieri, sono piombata in un sonno profondo ma evidentemente non ristoratore. Ora sono seduta sul divano con il Mac sulle ginocchia in attesa di essere sollevata da una forza superiore (il maledetto senso del dovere?). Devo sistemare la cucina, svegliare Virgi, preparami e sopravvivere alla giornata. E' venerdì e l'idea che domani possa trattenermi un'oretta in più nel letto rende meno difficile lo sforzo di affrontare la quotidianità. Madame alla radio ripete la parola tanto in modo sincopato e ossessivo... non mi è certo d'aiuto. Che fastidio.

Direi che sia giunto il momento di fagocitare una bustina di Oki Task, intanto accanto a me Tommaso ripassa le guerre puniche facendo oscillare il piede con insistenza. Siamo una famiglia rilassata.

Perché condivido tutto ciò? 

Perché voglio mostrare i due lati inscindibili della mia esistenza: la bellezza e la fatica del lavoro e della vita; perché credo che la narrazione narcisistica di una vita vincente, l'ipocrisia del bisogna sempre sorridere faccia danni irreparabili; perché io amo la mia vita ma spesso il male di vivere ho incontrato e mi sento la responsabilità di condividerlo.