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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Tutta la musica ascoltata

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  Ho trascorso un'abbondante settimana in compagnia di un piccolo libro potente. Tutta la musica ascoltata  di Bruno Albesano. Bruno è un caro amico e ho sempre il terrore di confrontarmi con le prove artistiche di amici e parenti poiché spesso il grande impegno non corrisponde ad esiti a mio avviso felici e meritevoli di lode. Sorge quindi l'ansia di dover simulare entusiasmi quando le mie prove di attrice risultano a dir poco imbarazzanti. Non è questo il caso.  Il romanzo di Bruno mi ha assorbita totalmente; i protagonisti - Alfredo e Giulio- vengono tratteggiati con tale precisione e delicatezza che talvolta mi è parso di vederli nitidamente accanto a me e avrei voluto invitarli a casa mia per una cena ascoltando proprio quel vinile che Alfredo acquistò quel fatidico giorno. Una storia di amore, di vita, mai banale che si dipana tra il presente e il passato, tra incontri e inciampi fino allo scontro con la malattia. Mi ha colpito in modo particolare il ruolo del silenzio; e

Vasetti e addii

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  E' appena terminata una settimana un po' così, non riesco a definirla.  Martedì ho subìto un piccolo intervento e nel pomeriggio ho partecipato al funerale di mia nonna, l'highlander. Che evidentemente highlander non era.  Una risoluta vecchietta, tutta nervi ed egocentrismo che avrebbe commentato il mio piccolo inciampo medico con un "eh sapessi io cosa sto patendo e cosa ho patito". Una nonnina che non ho veramente sentito tale; tempo fa ne ho sofferto, ora invece lo affermo con lucida serenità.  Una parte di me se ne è comunque andata con lei.  Mia sorella Lisa ha omaggiato nostra nonna pubblicando, senza commenti, una foto che ritraeva piccoli vasetti riposti con cura sul mobile della cucina. Ecco, forse non c'è modo migliore per ricordarla ed elaborare la dipartita di qualcuno che, nonostante tutto e suo malgrado, è stata molto presente. Quei vasetti dicono tutto di lei e del suo modo di relazionarsi con gli altri. Con gelido distacco non cr

Tra uno shampoo e un bau

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Oggi relax da Monica a Castagnole. Una piacevole coccola che mi concedo una volta al mese, un pomeriggio all'insegna del restauro  tricologico. Non sono avvezza alla sponsorizzazione ma qui scrivo #lecosechepiaccionoame e il salone di Monica è una di queste. Professionalità e cura sono le sue cifre; ama il suo lavoro, si aggiorna con entusiasmo e le piace condividere con i suoi clienti le novità che acquisisce. Adoro quando mi propone cambiamenti audaci, sembra capisca quando giunge il momento della novità.  I miei capelli hanno sempre dichiarato il mio stato psicofisico; dritti ma ribelli per quelle maledette rose, testimoniano -per esempio al mattino- il mio orrore per la sveglia all'alba: ritti contro la forza di gravità si innalzano verticali sulla mia capoccia. Non chiedetemi poi di dedicare tempo alla messa in piega casalinga, per carità. Ho la manualità di un quadrupede dotato di zoccoli, il pollice opponibile è di fatto a me sconosciuto. Monica h

Abbiam delle belle buone lingue

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  Ho sempre avuto una certa riluttanza verso le feste comandate, le percepisco come un'indotta forzatura al giubilo. Colloco tra queste la festa della donna. Nata con nobili intenti, rievocazione di tragedie e rivendicazione di diritti non ancora acquisiti, trovo assai triste e svilente la necessità di rimarcare oggi l'esigenza di dedicare una giornata al genere femminile. Oggi è la nostra festa, domani però rientreremo nei ranghi, torneremo al nostro posto e se ieri abbiamo spignattato a sufficienza, possiamo prolungare la durata dell'esilio dai fornelli.  Sempre voce fuori dal coro io, ma a ben guardare non faccio altro che inserirmi tra le boutade che oggi invadono social e carta stampata. Non sono per nulla originale, direi decisamente prevedibile.  Stamani via whatsapp mi è giunta la prima dedica della giornata: un'immagine in cui una fanciulla trascrive su un muro scalcinato la frase Non lasciare che le tue padelle brillino più di te . L'ha pubblicata mia mamm

Dracula e Umberto

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  Era il 1999 quando inserii  Storia e critica del cinema nel piano di studi del corso di Laurea in Lettere moderne, felice di assistere alle lezioni sul programma monografico "Dracula". Ecco che mi butto a capofitto nel romanzo di Bram Stoker e con interesse seguo gli interventi dall'esimio professore ordinario Dario Tomasi. Prima di sostenere l'esame, ci viene suggerita la visione di una nutrita filmografia nonché la partecipazione a proiezioni collettive nella famosa aula 35 di Palazzo Nuovo, opportunamente oscurata.  Un pomeriggio di primavera, da diligente studentessa, mi reco ad assistere alla proiezione di un film ascrivibile alla corrente neorealista; Zavattini e De Sica rispettivamente sceneggiatore e regista; attori non professionisti bla bla bla... Quaderno pronto per trascrivere probabili movimenti di macchina didascalici, montaggi significativi, soggettive particolari, possibili dialoghi in presa diretta. Nel buio fitto, solo la luce delle sequenze in bia

La grande bellezza

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Foto di Roberto Ornato Questa foto, stampata in formato quadrato, è collocata in una posizione strategica ma non visibile ai più che frequentano casa mia. E' appesa in un anfratto del corridoio, a favore della camera da letto. Mi piace lanciarle un'ultima occhiata prima di addormentarmi, subito dopo aver riposto il libro sul comodino.  Questo foto riassume ciò che per me è bellezza. La scogliera calcarea che ammorbidisce la costa di Agrigento evoca la meraviglia che la Sicilia è in grado di offrire; mio figlio di spalle che coincide con il punto di fuga e con l'intersezione delle linee, porta su di sé i colori del paesaggio; il mare e il cielo che si spartiscono lo spazio all'orizzonte. Linee che giocano sapienti nell'orientare lo sguardo. E poi c'è ciò che quella giornata mi ha offerto: i profumi e i sapori di un mare indimenticabile, la magnificenza della Scala dei Turchi che lascia senza fiato, la gioia di aver condiviso con la mia famiglia un momento indimen

Riflessi(oni)

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                                                                                Foto di Roberto Ornato 02/03/2023 Sto tornando a casa, ho accompagnato i miei mostrilli (ndr. mostrilli=allievi)  in gita a Milano. Abbiamo visitato il Planetario e il museo di storia naturale, abbiamo pranzato al sacco nel parco e abbiamo goduto anche di qualche flebile raggio di sole. Pur essendo io molto giovane, sia ben chiaro, credo che la "saggezza" ogni anno più accentuata (seeee)  venga compensata da un incremento di emotività. Io oggi mi sono commossa nel vedere un'orda di ragazzi preadolescenti composti e attenti, felici di stare insieme.  03/03/2023 Sono le 6,48 e sono più stanca di quando sono andata a dormire. Alle 21, ieri, sono piombata in un sonno profondo ma evidentemente non ristoratore. Ora sono seduta sul divano con il Mac sulle ginocchia in attesa di essere sollevata da una forza superiore (il maledetto senso del dovere?). Devo sistemare la cucina, svegliare Virgi, prepara

And I miss you

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                            Missing       Protection                 Streets of your town       cliccate sulle paroline rosse, vi si apriranno scenari -forse- dimenticati              E ora si parla dei fantastici '90... dieci anni fa, vero?!😬 Io ho un problema con la percezione del tempo, cari amici. Per me gli anni Novanta sono lì dietro l'angolo, li ho (s)cavalcati al liceo, tra una versione di latino, un video su MTV e un brufolo sul naso. La colonna sonora di un'adolescente inquieta e crepuscolare è stata varia e immagino assai discutibile per i puristi esperti della produzione musicale di quegli anni ma è stata intensa e l'ho vissuta pienamente. Non c'era brano musicale rock, grunge o trip hop (e pop, ebbene sì..ma british eh) che non sentissi mio. Quindi largo ai Nirvana , agli Alice in Chains , ai Guns n' roses , ma anche a Loreena Mc Kennit , a Enya ad Anouk agli Everything but the Girl e ai Massive Attack  and so on. Uh quanti pianti arrabbiati, mi