Rientri


È trascorso tanto tempo dall'ultimo post; anche il blog è andato in vacanza, rischiava di diventare l'ennesimo impegno da assolvere, quindi pausa. Poi qualche giorno fa arriva un messaggio da un'amica, una persona che non vedo e non sento da tanto tanto tempo, una collega che è transitata dalle mie parti una decina di anni or sono (dico bene Luigina?) con la quale ho lavorato benissimo. Una bella persona, intelligente, una di quelle perle rare con le quali ci si capisce al volo senza ricorrere troppo alla parola. Luigina mi ha scritto un messaggio a commento di un'immagine del mio stato: una cinica insegna luminosa veicolante il seguente pensiero: "Buon rientro lo dici a qualcun altro". Il suo messaggio mi ha colpita e commossa, parlava del blog, della scrittura, della possibilità di scrivere un libro e della voglia di rivedersi, anche solo per un caffè. Ho così realizzato che questo esperimento di scrittura stia funzionando, che l'obiettivo di raggiungere (poche!) affezionate persone per condividere i miei pensieri è stato ottenuto. Alcuni mi spronano a scrivere un libro spendendo gentili parole sul mio stile ma per il momento il progetto non è in cantiere. Ho solo bisogno di dare spazio ai miei pensieri, di condividerli e di ospitare esperienze e contributi di amici. Tutto qui.
Vogliamo tornare al brusco rimbrotto dell'augurio luminoso per il rientro lavorativo? Bene. Il rientro per me non è mai buono; è un richiamo al dovere e alla routine, un violento invito alla fatica organizzativa, uno shock psicofisico, un obbligo alla cordialità e alla sottomissione. Un vortice energico che porta negli abissi della fatica produttiva. Perché qui mica si scherza, sai? Eh... io sono dipendente pubblico e devo costantemente dimostrare la mia efficienza; la mia professionalità deve essere dipanata, analizzata, vivisezionata altrimenti i generosi contribuenti rischiano di buttare al vento le loro tasse (vogliamo parlare dell'evasione e dei benefici goduti da alcune povere milionarie categorie del nostro territorio?). Mi farebbe tanto, tantissimo piacere, invece, orientare le mie fatiche esclusivamente verso i miei studenti ma pare proprio non sia possibile e allora che abbia inizio il circo delle 7 fatiche e via, andare! Questa è la vita, bellezza. 
Lo scenario appena dipinto ha sicuramente ammorbato e incupito chi legge ma ho creato questo spazio per dare voce sincera al mio pensiero. Ed ora il mio pensiero è questo.
Only pessimismo e fastidio? NO. Una potente luce di ottimismo si è sprigionata una settimana fa: il cinquantesimo genetliaco del mio consorte mi ha permesso di organizzare una piccola festa a sorpresa; l'arrivo del festeggiato e il suo sguardo stupito e felice hanno prodotto una potente scarica di serotonina. Hanno partecipato tanti amici, alcuni sono stati determinanti nell'organizzazione e nell'allestimento del dj set, regalo inaspettato. Il 23 agosto 2023, sulla collina di Scaparoni, si è compiuto il prodigio della celebrazione della vita e dell'amicizia. Sguardi diversi che convergono verso la bellezza della condivisione e del tempo. Forse questo è il segreto per la sopravvivenza. Let's get the party started.

Commenti

  1. Finalmente sei tornata. Mi sei mancata ( anche se non ti ho persa così tanto di vista )

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