NunCIreggae più



Abbasso e alè (nun te reggae più)
Abbasso e alè (nun te reggae più)
Abbasso e alè con le canzoni
Senza fatti e soluzioni
La castità (nun te reggae più)
La verginità (nun te reggae più)
La sposa in bianco, il maschio forte
I ministri puliti, i buffoni di corte
Ladri di polli
Super pensioni (nun te reggae più)
Ladri di stato e stupratori
Il grasso ventre dei commendatori
Diete politicizzate
Evasori legalizzati (nun te reggae più)
Auto blu
Sangue blu
Cieli blu
Amore blu
Rock and blues (nun te reggae più)
Eya alalà (nun te reggae più)
Pci psi (nun te reggae più)
Dc dc (nun te reggae più)
Pci psi pli pri
Dc dc dc dc
Cazzaniga (nun te reggae più)
Avvocato Agnelli, Umberto Agnelli
Susanna Agnelli, Monti Pirelli
Dribbla Causio che passa a Tardelli
Musiello, Antognoni, Zaccarelli (nun te reggae più)
Gianni Brera (nun te reggae più)
Bearzot (nun te reggae più)
Monzon, Panatta, Rivera, D'Ambrosio
Lauda Thoeni, Maurizio Costanzo, Mike Bongiorno
Villaggio, Raffa, Guccini
Onorevole eccellenza, cavaliere senatore
Nobildonna, eminenza, monsignore
Vossia, cherie, mon amour
Nun te reggae più
Immunità parlamentare (nun te reggae più)
Abbasso e alè
Il numero 5 sta in panchina
S'è alzato male stamattina
Mi sia 'onsentito dire (nun te reggae più)
Il nostro è un partito serio (certo)
Disponibile al confronto (d'accordo)
Nella misura in cui
Alternativo
Aliena ogni compromesso
Ahi lo stress
Freud e il sess'
È tutto un cess'
Ci sarà la ress'
Se quest'estate andremo al mare
Solo i soldi e tanto amore
E vivremo nel terrore che ci rubino l'argenteria
È più prosa che poesia
Dove sei tu?
Non m'ami più?
Dove sei tu?
Io voglio tu
Soltanto tu, dove sei tu?
Nun te reggae più
Ue paisà (nun te reggae più)
Il bricolage (nun te reggae più)
Il quindicidiciotto
Il prosciutto cotto
Il quarantotto
Il sessantotto
Le pitrentotto
Sulla spiaggia di capocotta
(Cartier Cardin Gucci)
Portobello e illusioni
Lotteria a trecento milioni
Mentre il popolo si gratta
A dama c'è chi fa la patta
A settemezzo c'ho la matta
Mentre vedo tanta gente
Che non c'ha l'acqua corrente
E non c'ha niente
Ma chi me sente
Ma chi me sente
E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei
Ma è meglio lei
Che bella sei
Che bella lei
Ci giurerei
Sei meglio tu
Che bella sei
Che bella sei
Nun te reggae più
Che bella lei
Vale per sei
Ci giurerei
Sei meglio tu
Che bella sei
Nun te reggae più


L'hai letta tutta? Non ci credo. 
Per favore, riprendi dall' inizio e rileggila. Immagino tu l'abbia anche cantata.

Rino Gaetano ha pubblicato questo brano nel 1978 e voglio pensare che un qualche imperscrutabile disegno mi abbia fatto nascere in quell'anno per assorbire il suo spirito caustico, tagliente, irriverente e scanzonato.
La sua attualità è disarmante, non risparmia nessuno; annovera politici, sportivi, rampolli, leccapiedi, ipocrisia, psicologia, antropologia, portami via...

Ho ascoltato questo brano in macchina, l'hanno passato in radio subito dopo il radiotg che ha ricordato quanto accaduto a Pisa. Poliziotti "hanno cercato l'anima a forza di botte".
È accaduto qualcosa di terribile, è venuto meno lo stato di diritto, il limite che lo separa dalla deriva dell'autoritarismo è stato superato senza pudore ed il nostro Presidente è intervenuto: "i manganelli sui ragazzi esprimono un fallimento". 
Sì, abbiamo fallito. 
Noi che imputiamo l'accidia a questa generazione, definiamo i ragazzi svogliati e li massacriamo quando inermi si organizzano e fanno sentire la loro voce manifestando per la pace, pretendiamo quindi di essere un riferimento? Un modello? Una guida?
Non inorridiamo allora quando vediamo il disprezzo nei loro occhi o peggio ancora quando assistiamo  alla loro resa davanti alla sfida della vita e all'impegno dell'istruzione; che cosa stiamo offrendo loro? Perché dovrebbero seguire le nostre indicazioni? Insegniamo e rinforziamo il pensiero critico e quando questo viene esercitato, giù con i manganelli. 
Io, cari ragazzi, sono sgomenta e impaurita e mi scuso; la mia generazione ha fallito e vi sta lasciando soli. Voglio però aggrapparmi ad una fievole speranza perché io vedo ancora qualche giovane mente che nonostante la nostra miserrima performance di adulti ci chiede di aiutarla a crescere e di fornirle strumenti validi per interpretare questa realtà così complessa. Non tiriamoci indietro, rimbocchiamoci le maniche e prepariamo loro quel trampolino che li faccia finalmente spiccare il volo il più lontano da noi, in un futuro il più possibile diverso dal nostro. E se questo prodigio verrà realizzato,cari ragazzi, siete autorizzati ad additarci come modelli negativi da non emulare. 
Intanto non mi resta che chiedervi scusa.
Non ci reggae più.

Commenti

  1. Lo confesso, non l'avevo letto tutto (il testo) ma, arrossito dopo il tuo averci ripreso, sono subito tornato indietro 😉😁. Grazie del post ...

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